Il Collage che ha definito la cultura Punk

Come un’estetica ribelle ha plasmato l’identità visiva del punk rock inglese

Quando avevo 16 anni ero innamorata dei Sex Pistols, giravo per strada con i miei pantaloni strappati e la maglietta di God Save The Queen. Forse è anche per questo che anni dopo ho iniziato a fare collage. 

Ma chi c’era dietro questa estetica che ha segnato per sempre un’intera generazione? Il merito è di Jamie Reid, artista britannico che ha trasformato il collage in un manifesto di protesta.

Alle origini, la Suburban Press

I primi collage di Jamie Reid compaiono con il collettivo della Suburban Press, una rivista indipendente nata con un’anima anarchica, fondata tra il 1970 e il 1975, questa piccola casa editrice autoprodotta utilizzava grafiche crude e messaggi sovversivi per attaccare il sistema politico e sociale britannico. Reid, attraverso la Suburban Press, sperimentò nuove tecniche di détournement, mescolando immagini istituzionali con slogan rivoluzionari, sovvertendo il loro significato e trasformandoli in strumenti di ribellione.

Proprio questa esperienza formativa gli permise di elaborare il linguaggio visivo che, poco dopo, avrebbe caratterizzato la band simbolo del punk inglese: i Sex Pistols.

Una grafica sovversiva: l’immagine punk

Reid ha sviluppato negli anni uno stile inconfondibile che univa grafica e tipografia in una visione provocatoria, irriverente e profondamente sovversiva. Il suo approccio DIY (Do It Yourself) rompeva gli schemi della grafica tradizionale, dando vita a un’estetica potente e immediata con l’utilizzo di immagini autoprodotte, ritagliate, sovrapposte, spesso anche sfuocate e sgranate.

Le sue opere più celebri sono le copertine dell’album “Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols” e dei singoli “Anarchy in the UK” e “God Save The Queen”. In quest’ultima, la regina Elisabetta II appare con gli occhi e la bocca censurati da strisce di testo, un’immagine diventata il simbolo dello scenario punk.

L’eredità di Jamie Reid

Jamie Reid è diventato una figura iconica della grafica del ‘900: non ha solo creato l’identità visiva di una band, ma ha dato forma all’estetica di un’intera generazione. Il suo stile ha influenzato la comunicazione visiva, dal mondo della moda fino alla grafica contemporanea.

Oggi le sue opere sono esposte in alcune delle più prestigiose istituzioni artistiche del mondo, tra cui la Tate Britain, il Museum of Modern Art di New York e il Museum of Fine Art di Houston.

Sebbene Reid sia scomparso nel 2023, la sua estetica underground e il suo messaggio di protesta continuano a ispirare artisti e attivisti di tutto il mondo. 

Per scoprire altre curiosità legate al mondo del collage, la sua storia e i suoi personaggi non perderti il prossimo articolo!

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Alice

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